In azienda un singolo cambiamento nella gestione delle pratiche più frequenti e quotidiane può generare un grande impatto positivo sull’ambiente. Come nel caso della firma digitale. Pensiamo all’Ufficio del Personale. Le pratiche più frequenti e quotidiane sono le lettere di assunzione e d’incarico, di proroga e trasformazione dei contratti, e tutti i documenti correlati. Da marzo 2022 per tutte queste pratiche usiamo esclusivamente la firma digitale.
La comodità della firma digitale
In termini di impatto ambientale usare la firma digitale significa azzerare la stampa di tutti i documenti. Stampa multipla, tra l’altro, perché una copia va al datore di lavoro e un’altra al lavoratore. Ogni 2000 pratiche la scelta eviterà la stampa di 14000 fogli, cioè una pila di risme di carta A4 alta quasi due metri. Inoltre, in termini di efficienza significa:
- Annullare i tempi di ricevimento del personale in ufficio per la firma su carta
- Annullare i tempi di archiviazione del materiale cartaceo
Buono per l’azienda e buono per l’ambiente
Se il tempo impiegato per la firma di documenti in ufficio era tra i 15 e i 20 minuti, con la firma digitale scendiamo a 2-3 minuti. Zero carta e riduzione dei tempi di gestione: anche in questo caso le scelte per l’ambiente premiamo anche in termini di efficienza e risparmio economico.
I valori di benessere delle persone e tutela dell’ambiente che ci guidano nel rapporto con i clienti sono gli stessi che promuoviamo all’interno della nostra organizzazione. Sostenibilità sociale e sostenibilità ambientale sono elementi imprescindibili nel rapporto con i collaboratori, nella scelta dei fornitori, nella gestione degli asset aziendali e nella quotidianità della vita lavorativa.